L'IVA è un'imposta generale sui consumi, che colpisce solo l'incremento di valore (valore aggiunto) che un bene - o un servizio - acquista ad ogni passaggio economico: dalla produzione, al consumo finale.
Attraverso un sistema di detrazione e rivalsa (addebito), l'imposta grava completamente sul consumatore finale, mentre per il soggetto passivo d'imposta (il contribuente) rimane neutrale.
Infatti il soggetto passivo d'imposta - che è colui che cede beni o servizi -, può detrarre l'imposta pagata sugli acquisti di beni e servizi (effettuati nell'esercizio d'impresa, arte o professione) dall'imposta addebitata - a titolo di rivalsa - agli acquirenti dei beni o ai committenti dei servizi prestati.
L'IVA pertanto rappresenta un costo solo ed unicamente per i soggetti che non possono esercitare il diritto alla detrazione e quindi, in generale, per i consumatori finali.
Nell'imposta sul valore aggiunto occorre quindi distinguere il contribuente di fatto (il consumatore finale), il quale - pur non essendo soggetto passivo dell'imposta stessa - ne sopporta l'onere economico, e il contribuente di diritto (di norma un imprenditore) su cui gravano tutti gli obblighi del soggetto passivo d'imposta, ma per il quale l'imposta stessa è dal punto di vista economico neutrale.