Imprenditori si nasce o si diventa?

25 Novembre 2015

A colloquio con Lorenzo Meroni, Area Manager di OSM Network: società che ha ideato e lanciato, insieme ad AITI Servizi, la Swiss Business School (SBS). Si tratta di una open academy per imprenditori, avviata lo scorso mese di aprile. I risultati sono lusinghieri, e nel 2016 si andrà avanti…

- Quali sono i servizi e le peculiarità di OSM Network? C’è uno slogan che riassume la nostra filosofia: è il capitale umano che genera il capitale economico. Lo hanno sostenuto Theodore Schultz e Gary Becker, due premi Nobel, già nel secolo scorso e nel mondo d’oggi quel concetto è ancora più vero. Per capirci meglio, lavoriamo prevalentemente sulle persone, applicando metodologie avanzate per le selezioni, per le analisi del potenziale individuale e di gruppo e per l’individuazione e lo sviluppo delle aree di miglioramento.

- La grande esperienza che il Gruppo OSM ha acquisito in Italia, vi è tornata utile anche in Ticino, oppure avete dovuto “correggere il tiro” per meglio adattarvi al nostro mercato? Sarei superficiale se rispondessi che tutto il mondo è paese. Certo il tessuto economico ticinese somiglia molto a quello italiano, anch’esso caratterizzato da una percentuale massiccia di micro imprese. Ma vi sono anche differenze sostanziali di cui abbiamo dovuto tenere conto. La Svizzera ad esempio nel campo dell’istruzione ha un sistema duale, in cui si abbina la formazione pratica all’insegnamento scolastico: esso facilita l’ingresso nel mondo del lavoro e avrebbe molto da insegnare all’Italia!
In Svizzera la durata media del pagamento di una fattura è attorno ai 40 giorni, in Italia supera i 90 giorni.

- Eppure, alla base di un‘impresa che comincia ad andare male, ci sono sempre le solite problematiche… Fondamentalmente tutto è riconducibile alla “legge del minimo irriducibile”. Quando cioè, a partire dal management, ci si limita allo stretto indispensabile. Il “minimo irriducibile” è contagioso, si propaga come un’epidemia. Già Darwin sosteneva che non è la specie più forte a sopravvivere né la più intelligente ma quella più ricettiva ai cambiamenti. In un mercato sempre più selettivo e competitivo, l’unica maniera per non farsi espellere è il miglioramento continuo, quello che i giapponesi definiscono “kaizen”.

- Ma imprenditori si nasce o si diventa? Ingvar Kamprad, il fondatore di Ikea, già a 5 anni aveva avviato un’attività imprenditoriale: si procurava forniture di fiammiferi e li vendeva al vicinato. Il suo è un caso limite ma la propensione a fare impresa è più diffusa di quanto si creda: in Europa più del 40% delle persone hanno l’aspirazione ad avviare un’attività in proprio. Cresce il convincimento che se il lavoro non si trova, lo si può creare. Ciò che conta è la voglia di fare. Le competenze si acquisiscono.

- Il coaching e la formazione possono fare molto. È per questo che OSM Network, in collaborazione con AITI Servizi, all’inizio del 2015 ha dato vita alla Swiss Business School (SBS)? La storia dell’umanità ci insegna che si progredisce quando i saperi e le conoscenze si condividono, diventano patrimonio comune. Non è retorica. Quando una comunità progredisce, tutti ne traggono vantaggio.

- LA SBS è riservata esclusivamente agli imprenditori e ai General Manager? Non ci sono preclusioni. Ad esempio, uno dei temi caldi è la cosiddetta leadership. A bruciapelo verrebbe da dire che è una qualità che deve appartenere solo a chi sta ai vertici di un’organizzazione. In realtà possedere leadership fa la differenza anche se si è l’ultimo dei collaboratori: chiunque in un’azienda si trova a gestire rapporti e situazioni. Le capacità relazionali, quelle che gli anglosassoni chiamano “soft skills”, sono ancora più determinanti delle competenze squisitamente tecniche.

- Come funziona la Swiss Business School? Quanto impegna in termini di tempo? È possibile iscriversi in qualsiasi momento? Il punto focale è che nella SBS i partecipanti sono protagonisti: seguono percorsi personalizzati combinati però con momenti di confronto e di scambio di “azioni vincenti”. Spesso, infatti, il confronto tra i partecipanti porta a comprendere che le problematiche in azienda sono “comuni” e che, a queste, ci sono anche soluzioni “comuni”: l’azione vincente che ha funzionato per alcuni, con le dovute modifiche, può funzionare anche per loro.
La frequenza è mensile (una giornata fissa e programmata a calendario) e quindi non ruba troppo tempo agli impegni aziendali, bensì permette di fare i “compiti a casa” ovvero di applicare da subito in azienda ciò che si è appreso in SBS, massimizzando di conseguenza i risultati, perché il motto dev’essere: fai poco alla volta ma fallo sempre. I grandi cambiamenti avvengono facendo diventare il miglioramento continuo un’abitudine.
Da ultimo, essendo i percorsi di studio personalizzati, non vi è il rischio di perdere una lezione, ma al contrario vi è la massima flessibilità: ci si può iscrivere in qualsiasi momento e, grazie alla presenza di tutor dedicati, seguire il proprio percorso anche saltando una lezione, per poi riprendere - la volta successiva - da dove ci si era fermati.

- Tracciamo un bilancio di questo primo anno di attività… La SBS ha aperto i battenti lo scorso aprile, e da subito la partecipazione è stata molto intensa. Alcuni imprenditori, dopo il primo giorno informativo, hanno scelto di non proseguire. Per tutti coloro che, invece, hanno cominciato un proprio percorso di miglioramento personale e in azienda, i risultati sono evidenti. Buona parte di essi, ci ha poi richiesto di intervenire in azienda per supportarli nel mettere in pratica interventi di miglioramento, e devo dire che i buoni risultati non hanno tardato ad arrivare.
Il bilancio del primo anno è assolutamente positivo, ed è per questo che è nostra intenzione proseguire anche nel 2016, inserendo novità e nuovi percorsi.