Il licenziamento collettivo

25 Novembre 2014

Quando un’azienda, per motivi economici o strategie aziendali, è confrontata con la necessità di ridurre l’organico dei propri collaboratori, vi sono delle norme specifiche del contratto individuale di lavoro che descrivono la procedura da adottare nel caso del cosiddetto licenziamento collettivo.

 

Si tratta di una procedura invero semplice - prevista dagli art. 335d segg. CO - che garantisce la comunicazione preventiva ai lavoratori delle intenzioni aziendali, ma che dev'essere necessariamente rispettata per evitare che tutte le disdette notificate ai lavoratori toccati dalla misura siano considerate abusive.
L’aspetto determinante è che tutta la procedura di comunicazione e consultazione dei lavoratori dev'essere avviata e conclusa prima che le disdette dei contratti di lavoro vengano comunicate ai lavoratori interessati. 
Si tratta di una procedura la cui durata dev'essere adeguatamente preventivata nel piano d'intervento dell’azienda. 

Dal punto di vista legale, il licenziamento collettivo si concretizza quando un datore di lavoro oltrepassa un determinato numero di disdette, notificate entro un lasso di tempo di 30 giorni consecutivi, valutate sul numero dei lavoratori occupati nello stabilimento toccato dalla misura di riduzione (e non sul numero di lavoratori che una società ha in diversi stabilimenti).
La soglia per attivare la procedura del licenziamento collettivo è il licenziamento di 10 lavoratori in stabilimenti che contano da 20 a 99 lavoratori, del 10% dei lavoratori in stabilimenti che contano da 100 a 299 lavoratori e di almeno 30 lavoratori in stabilimenti che contano oltre 300 lavoratori.
Se queste soglie legali sono raggiunte, il datore di lavoro - prima di notificare le disdette - deve informare tutti i lavoratori (e, nel contempo, l’ufficio cantonale del lavoro), nonché avviare un periodo di consultazione di almeno due settimane(anche più lungo, per aziende più importanti) in cui i lavoratori hanno facoltà di proporre suggerimenti che possano ridurre o evitare i licenziamenti
Alle fine del periodo di consultazione, il datore di lavoro deve informare l’Ufficio cantonale del lavoro dei risultati ottenuti e, solo successivamente, può procedere alla notifica delle disdette previste.
Se la procedura di informazione e consultazione non viene rispettata, tutte le disdette notificate sono considerate abusive e ogni dipendente licenziato ha diritto a un’indennità che può raggiungere le due mensilità salariali.

Il datore di lavoro che intende ridurre in modo sensibile il numero di collaboratori impiegati nell’azienda, deve pertanto sapere che la consultazione deve precedere i licenziamenti, in modo da evitare che una misura di riduzione dei costi si tramuti in un imprevisto onere economico.

 

avv. Costantino Delogu,
esperto in Diritto del lavoro

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